Per kinesiterapia s’intende la terapia per mezzo del movimento (kinesi in greco = movimento), rappresentando così il punto cardine della riabilitazione.
Ci si avvale di alcuni esercizi, (anche per mezzo di ausili come bastone, pesi, palloni ecc.), per il ripristino di un’adeguata funzione.
La kinesiterapia è indicata a seguito di un prolungato allettamento o immobilizzazione a causa di interventi chirurgici, traumi, patologie neurologiche, o in tutti i casi in cui il soggetto ha difficoltà a svolgere i normali movimenti e funzioni della vita quotidiana, per via di un problema articolare (ossa,tendini,legamenti), muscolare, o neurologico, sia riguardante il sistema nervoso centrale (SNC) che periferico.
La “kinesi” rappresenta un’ottima forma di terapia nella riabilitazione geriatrica proprio perché il suo fine ultimo è il recupero delle normali attività di vita quotidiana e il miglioramento delle autonomie del soggetto! Non l’esercizio in sé stesso..
Eventuali controindicazioni alla kinesiterapia sono: la presenza di flebiti e TVP degli arti inferiori
Alla kinesiterapia, o più semplicemente “kinesi”, spesso può essere associata: (sia prima che dopo) la massoterapia, i raggi infrarossi, la crioterapia o la fenomenale tecarterapia.. tale solo se usata da “mani sapienti” che sappiano coniugare all’effetto fisico-tecnologico, quello della manualità per mezzo di un bel massaggio, manipolazioni o appropriate mobilizzazioni.
La kinesiterapia inoltre può essere distinta in tecnicamente in:
Quest’ultima può essere a sua volta suddivisa in: